Evoluzione del Pet Food. Com’è andata davvero? 

È arrivato il Darwin Day!

È arrivato il Darwin Day! Chi non conosce il celebre biologo naturalista che ha formulato la Teoria dell’Evoluzione? Ma cosa sappiamo dell’evoluzione della dieta dei nostri pet? Oggi cogliamo l’occasione per farvi conoscere l’evoluzione dell’alimentazione attraverso i secoli, dall’antichità fino ai giorni nostri. Questo breve excursus non può partire altrove se non dagli albori. 

Le origini dell’alimentazione dei pet

Partiamo sfatando un mito: gli antenati dei nostri pet erano diversi dai lupi. È vero, il cane domestico condivide con questi ultimi il 98% del patrimonio genetico, ma la differenza abissale che ha contribuito a renderli fisiologicamente e caratterialmente diversi è il contesto di vita. I primi cani si sono avvicinati ai villaggi di umani vedendo l’opportunità di una vita più “semplice” e 7000 anni fa, quando l’agricoltura è diventata una delle principali fonti di sussistenza per noi, anche i cani si sono adattati al cambiamento della nostra dieta.

Erano degli “spazzini” che si cibavano dei rifiuti del villaggio, composti da tuberi e semi lavorati. Questi ultimi erano ciò che era maggiormente disponibile: preferendo l’agricoltura, la carne era all’epoca un bene prezioso. Questa dieta a base di principalmente di prodotti di origine vegetale si è protratta fino a meno di 2000 anni fa.

Nasce il rapporto affettivo tra umani e pet

Nel periodo medievale si iniziò ad instaurare un rapporto diverso con il cane: nonostante il suo compito fosse sempre il lavoro e la protezione, non si poteva più ignorare l’affetto instaurato tra loro e gli umani. Si iniziarono a creare pasti dedicati a loro. Certo, si trattava sempre di scarti come pane, tuberi, ossa “nude” e, per i cani adibiti a lavori particolarmente impegnativi, latte e uova.

Per quanto riguarda invece la carne, che si scoprì importante per il sostegno delle articolazioni e della muscolatura, venivano utilizzate le parti non impiegate nell’alimentazione umana come le frattaglie o sottoprodotti di origine animale. 

La rivoluzione industriale

Dalla metà del 1800, con la rivoluzione industriale e la crescita della classe media, i cani sono diventanti animali da compagnia e, quindi, beni di lusso. La nascita di nuovi metodi produttivi meccanicizzati diedero il via alla creazione del primo pet food industriale, con James Spratt e i sui biscotti per cani creati con grano, radice di barbabietola, verdure e sangue bovino cotti al forno. Solo 100 anni dopo circa, si hanno le prime crocchette estruse.

Queste, per poter sostenere il processo di produzione, presentavano amidi in grandi quantità. Inoltre si iniziarono ad utilizzare i primi additivi, in particolare quelli nutrizionali, per compensare le carenze delle proprietà organolettiche dovute al trattamento termico invasivo che prevedeva il procedimento. Cosa comprendevano queste crocchette? Scarti industriali come crusca di grano, sfridi di lavorazione e carni non destinate al consumo umano.

Il pet food oggi

Oggi troviamo in commercio una miriade di composizioni di pet food: troviamo le etichette Alimento Completo, Puppy, Adult, Senior, Dietetico, ecc…. Ma a cosa servono effettivamente e perché risultano quasi necessarie nella credenza comune? 

Ovviamente si parte dal fatto che l’apporto nutritivo della maggior parte del pet food industriale è dato dagli additivi: perché quindi non dosarli, così da poter dedicare le varie composizioni a particolari condizioni del pet? E ancora: perché non creare ricette con ingredienti specifici, trattati però in modo invasivo, per dare al pet un alimento che non abbia alcun impatto sull’organismo? Certo, di base risulta un’attenzione sempre più accurata verso le varie esigenze canine. C’è però un altro motivo, necessità delle case produttrici, alla base di queste formulazioni “dedicate”: la commercializzazione. Avere “alimenti completi” e dedicati rende più semplice rassicurare il proprietario e indirizzarlo alla scelta della ricetta, rendendone più semplice l’acquisto.

Va detto però che, per rispondere a queste necessità si sorvola su quanto sia improntate mantenere ingredienti di reale qualità e che portino al pet un apporto nutritivo naturale, così che possa essere correttamente elaborato dall’organismo. 

Siamo certi quindi che questa evoluzione sia rivolta davvero alla salute dei pet? Potrebbe essere causata soprattutto dal bisogno di avere dei prodotti etichettati per un miglior appeal e un più semplice utilizzo da parte dei consumatori? Dato che etichettare tutto al giorno d’oggi è all’ordine del giorno e fa sentire in un certo senso, sicuri.

La filosofia di Area-Dog

Nel tempo sono state raccolte molte informazioni sulle esigenze nutritive dei pet e rispettarle è fondamentale. Ma è davvero necessario per la loro salute etichettare i prodotti, rendendoli “completi” e regolando chimicamente i loro nutrienti, per fornire la migliore dieta bilanciata? Per rispondervi vogliamo spiegarvi cosa significa “Evoluzione” per noi.  Dal nostro punto di vista, la natura ci dà tutte le risorse necessarie per proporre ciò di cui hanno bisogno. Per questo noi ne facciamo il cardine fondamentale e la adattiamo ai giorni nostri, senza spogliarla della sua genuinità. 

Per Area-Dog, infatti, “Evoluzione” è prima di tutto un percorso volto a migliorare il benessere del pet. Abbiamo ricercato un metodo produttivo innovativo, che fosse in grado di far entrare nelle vostre case ricette con ingredienti di qualità, 100% naturali e ricche di nutrienti. Le diverse esigenze sono soddisfatte da fabbisogni giornalieri calcolati ad hoc e dall’aggiunta di altri elementi naturali che implementano determinati nutrienti. Non sono necessarie aggiunte sintetiche, talvolta sgradite all’organismo. 

Inoltre, abbiamo creato il nostro pressato a freddo senza ignorare il punto di partenza dell’alimentazione dei pet. Sì, perché per noi Evoluzione è anche questo: non dimenticare le origini, rivedendole, innovandole senza mai snaturarle. 

Infine Evoluzione per noi significa anche consapevolezza e informazione. Non è necessario etichettare le nostre ricette per rendere la commercializzazione più semplice e immediata. Entrando nell’Area-Dog Family avete accesso a tantissimo materiale informativo che renderà la vostra scelta consapevole e tagliata a misura dei vostri pet. E se avete ancora qualche dubbio, il nostro team di nutrizionisti è a vostra disposizione per rendere il percorso alimentare consapevole e personalizzato. Quindi: cosa ne pensate dell’evoluzione del pet food? Conoscevate la storia dell’alimentazione canina? In quali tipi di “filosofie” vi riconoscete maggiormente? Fatecelo sapere nei commenti! 

6 commenti su “Evoluzione del Pet Food. Com’è andata davvero? ”

  1. Ottimo articolo e ottime crocchette, i miei due golden ormai sono “clienti affezionati “, nessuna dermatite, nessun problema alle orecchie, gradiscono tutti i gusti proposti…e poi le vostre crocchette profumano di arrosto!!! Davvero top😊😊😊

    1. Area-Dog Staff

      Salve Francesca e Pet! 💚 Grazie per averci scelto e siamo felicissimi di essere il motivo della salute e anche un pò dell’appagamento dei vostri pet (e dei vostri nasi umani) 😍

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